domenica 4 dicembre 2016

Babbo Natale....si ferma all'Idroscalo di Ostia





Anche quest' anno, sabato 17 dicembre,
in Piazza dei Piroscafi dalle ore 15:00,
l'Idroscalo festeggerà il Santo Natale,

donando un pomeriggio di gioia ai bambini della sua comunità.
Il programma sarà il seguente:
Ore 15:00 inizio evento
Ore 16:00 recita con i nostri bimbi      reciteranno   "la notte santa"
Ore 17:00 concerto di Natale
Ore 17:30 l'angolo della poesia
Ore 18:00 arrivo di Babbo Natale
L' evento si concluderà con lo scambio di auguri

ed il tutto sarà accompagnato da musica,
banchetti con oggetti creati dai nostri bimbi
con materiale di riciclo per raccolta fondi per i terremotati,
ed infine ci sarà cioccolata calda, zucchero filato,
dolci salati e la nostra
allegria e simpatia accompagnerà tutto l'evento
Vi aspettiamo numerosi

Per info chiamare lo:388-9035105

sabato 30 aprile 2016

IDROSCALO DI OSTIA – IL MUNICIPIO X HA RILASCIATO CERTIFICATI DI RESIDENZA NONOSTANTE FOSSE VIETATO

Roma, 30 aprile 2016 - Abbiamo appreso di fatti molto gravi. Dal 23 febbraio 2010 (data nefasta per l’Idroscalo di Ostia in cui sono avvenuti sgomberi e demolizioni) un’ordinanza sindacale, firmata dall’ex Sindaco di Roma Gianni Alemanno, vietava di rilasciare nuovi certificati di residenza nell’area dell’Idroscalo di Ostia. Da anni gli abitanti all’Idroscalo sono sottoposti a censimenti, spesso avvenuti con metodi poco rispettosi delle norme e delle leggi. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato voluto dall’ex Assessore alla Legalità, nonché delegato dal Sindaco al Municipio X, Alfonso Sabella, a Luglio 2015, sciolto per mafia ad Agosto. I Vigili della Lupa Capitolina entravano nelle case senza esibire alcun mandato o ordine di servizio, addirittura venivano censite di domenica le persone che erano in spiaggia, turisti e residenti, che prendevano la tintarella e giocavano con i loro bambini. Alcuni cittadini hanno lamentato addirittura reazioni poco civili da parte delle forze dell’ordine. L’ordinanza di Alemanno impediva addirittura ricongiungimenti familiari. E’ il caso ad esempio del marito di Alessandra O., a cui è stata negata la residenza. Nonostante ciò, abbiamo scoperto presso l’ufficio anagrafe del Municipio X, che dal 2010 sono state rilasciate diversi certificati di residenza, su pressioni ed intercessioni ‘politiche’. Riteniamo questo fatto molto grave, non solo perché viola un’ordinanza, ma perché si è continuato dal 2010 fino almeno al 2015 con comportamenti illegali da parte degli uffici di un Municipio che è stato poi sciolto per Mafia.
Inoltre, assistiamo da settimane a comportamenti molto discutibili da parte del Consorzio Nuovo Idroscalo, su cui nutriamo fortissimi dubbi sull’attuale legittimità della figura giuridica. Il Consorzio ha rimosso il faro alla foce del Fiume Tevere, che era stato posizionato dalla Capitaneria, e al suo posto ha messo una vela con una citazione tratta da De reditu suo, libro I di Claudio Rutilio Namaziano nella traduzione di Giosuè Carducci e che il Consorzio Nuovo Idroscalo “pose il 21 Aprile 2016” a firma di Sergio Leoni. A prescindere dal fatto che non si capisce il senso della scelta del brano citato, avulso e decontestualizzato dalla realtà del territorio, la Comunità Foce del Tevere denuncia l’apertura della nuova campagna elettorale all’Idroscalo di Ostia, dove qualcuno pensa che può fare come gli pare. Come se non bastasse il Consorzio da alcune settimane ha diffuso un volantino affermando cose molto gravi oltre che false. Il testo afferma che l’area dell’Idroscalo di Ostia è “un bene demaniale che lo Stato dismette (ovvero ha messo in vendita)” e di sottoscrivere una nuova richiesta di acquisto. Non c’è alcuna parte dell’area dell’Idroscalo di Ostia che è in vendita. Si tratta dell’ennesima ‘mossa’ da campagna elettorale che si gioca sulla buona fede delle persone che vi abitano e che ignorano questioni tecniche complesse.
Chiediamo dunque al Prefetto Domenico Vulpiani di intervenire per ripristinare verità e legalità.
Franca Vannini
Portavoce
Tel.: +39 388 903 5105
e-mail: comunitafocetevere@tiscali.it

venerdì 25 marzo 2016

Festa nel Parco di Piazza Gasparri "Ostia si ribella", del 25 marzo 2016

Questo il nostro intervento all' evento:Ostia si ribella


Sono Franca Vannini, portavoce della Comunità Foce del Tevere. Faccio mie le parole di qualche giorno fa scritte da un intellettuale del nostro Municipio che Nuova Ostia e l’Idroscalo li amano, Giorgio Jorio, cittadino “onorario” di questo lembo della Capitale. Ricordava come questa parte della città era definita da Pasolini la periferia della periferie, una definizione attuale anche oggi. Ci associamo alle sue parole perché non possiamo che dare un giudizio severamente critico sulle gravi responsabilità politiche del centro sinistra per lo stato di abbandono, di degrado etico e sociale e di desertificazione culturale in cui versa Nuova Ostia e l’Idroscalo. Responsabilità che iniziano dalla seconda metà degli anni ‘80 dopo la morte di Petroselli. Da quegli anni infatti Nuova Ostia e ancora di più l’Idroscalo sono stati progressivamente dimenticati sino alla completa “rimozione” dalla mappa degli interventi politici di risanamento delle periferie. Ma negli ultimi anni s’è fatto anche di peggio ad opera del PD e dagli alleati di SEL. Non solo lo stato di abbandono è da criticare aspramente ma anche le poche azioni “politiche” che hanno messo in atto. Da condannare è l’appoggio politico dato a un gruppo di operatori socio culturali che hanno messo fine al progetto Pasoliniano di Affabulazione trasformando un BENE COMUNE in un luogo del privato sociale dove affluiscono spesso per via diretta e senza bando finanziamenti pubblici, anche se il luogo è non più un presidio come era ma un luogo occupato abusivamente per gli interessi di un piccolo gruppo di operatori che fruiscono anche delle utenze (luce, acqua e gas) a carico della comunità e chiedono una quota esosa per l’AFFITTO(!) degli spazi agli artisti e ai cittadini che ne chiedono l’uso. E ancora più intollerabili sono quelle azioni fatte ultimamente in nome di una proclamata “legalità” contro lo Skate e la Femus portata avanti in modo indiscriminato, ma purtroppo mirato, che hanno colpito due dei più vitali luoghi di incontro di cultura e socialità della “nostra” zona diseredata procedendo in uno sgombero forzoso anziché trovare una soluzione ai problemi di abusivismo. Il centro di Piazza Agrippa si trova nelle stesse condizioni di occupazione abusiva della FEMUS, per non parlare dello SKATE park (che era una eccellenza europea per il quale si poteva e doveva trovare un luogo alternativo prima di fare lo sgombero che lo ha fatto diventare una discarica. Decine anzi centinaia di bambini, di giovanissimi e di cittadini sono stati privati dall’oggi al domani di un luogo che con lo sport, la danza, la musica il canto e la palestra crescevano in civiltà lontani dalle strade e dalla loro nociva influenza. Evidentemente esistono degli abusi di serie A e di serie B, esiste cioè una legalità a corrente alternata, figli e figliastri. L’Idroscalo è sempre stato considerato meno di un figliastro. Da anni chiediamo di poter portare avanti un progetto di riqualificazione dell’area dentro un processo di legalità, nel rispetto delle norme e dei regolamenti, che non ci viene concesso nonostante gli enti tecnici abbiano dato parere positivo. Quindi il problema è la non volontà politica, che vuole governare solo attraverso lo strumento dello sgombero di un’intera comunità, cancellando così la vergogna di una politica colpevolmente assente da 60 anni in quell’area. Come diceva Marx la storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa. La tragedia è stata l’abusivismo di necessità degli anni ’50 e ‘60, la farsa è quella di negare la precisa volontà del potere di operare una disgregazione sociale in nome della legalità. Le parole non fanno figli e in questo caso sono espressione della loro falsa coscienza. Per questo ogni giorno continueremo la nostra lotta e saremo il loro contrappeso con iniziative dal basso, per rivendicare i nostri diritti e soprattutto per ricordargli che i doveri sono i nostri, i loro, di tutti. La legalità non è a senso unico.

martedì 19 gennaio 2016

RADIO VATICANA INTERVISTA LA COMUNITA' FOCE DEL TEVERE



19 gennaio 2016 - Intervista della Dott.ssa Priscilla Muro per Radio Vaticana al Dott. Ing. Andrea Schiavone, parte tecnica per la Comunità Foce del Tevere, sulla delibera n.3 del 18 dicembre 2015 della Commissione Prefettizia per il Municipio X, che prevede la delocalizzazione dell'intero abitato dell'Idroscalo di Ostia dove vivono 500 famiglie, tra le più disagiate di Roma, senza alcun processo di partecipazione. La storia del Mandrione e dell'Acquedotto Felice si ripete?